Caratteristiche dell'insediamento di Livigno

In passato a Livigno, benché le caratteristiche dell’abitato, con le case disseminate tra i prati lungo l’antica strada, non favorissero certo una vera e propria aggregazione nella struttura tipica della contrada, esistevano tuttavia linee di demarcazione precise che separavano la comunità raccolte intorno all’una o all’altra delle chiese locali.



Queste erano il solo centro di vita sociale e culturale in un mondo conservatosi per secoli in dimensioni arcaiche seguendo tradizioni e costumi in cui fondamentali erano la pratica religiosa e l’insegnamento del cattolicesimo.

Le località che si susseguivano lungo la teoria di case sparse sul percorso della strada, senza scandirsi visibilmente in distinti nuclei abitati, prendevano così il nome della chiesa eretta e mantenuta a spese dei vari gruppi sociali, i quali si aggregavano spesso per legami di parentela, proprietà confinanti, uso comune di particolari settori di maggengo, di bosco, di alpeggio.

Si delineava, quindi, pur nella continuità insediativa del caratteristico, lunghissimo paese, l’organizzazione sociale in contrade, senza l’abituale strutturarsi accentrato di queste, comune ad abitanti meno singolari. Risalendo la valle da nord a sud, si distinguevano perciò, le principali località si Santa Maria, Sant’Antonio, San Rocco e Santa Maria di Florino: qui esistevano chiese in cui si officiava regolarmente.

Le chiese e i nomi sussistono anche oggi, benché sia difficile ricostruire la fisionomia originaria delle contrade di Livigno nel rapido ritmo di trasformazioni del paesaggio umano.